Da Cava D'Aliga a Sampieri
Uno di questi è di sicuro quello che porta da Cava D’Aliga a Sampieri, entrambe frazioni di Scicli ( la location di Montalbano per intenderci). Il percorso, dopo un brevissimo tratto su asfalto, diventa subito sterrato, percorrendo una stradina che costeggia la scogliera, con qualche piccolo saliscendi non impegnativo. Si corre tra la vegetazione, in mezzo a canne, agave o altre piante grasse spontanee, costeggiando anche un paio di ruderi di lontana memoria. Percorsi circa 3 chilometri, la stradina si restringe costringendo, nel caso si sia in gruppo, a correre in fila indiana. Qui il tracciato si fa più impegnativo, con parti leggermente sconnesse ed altre con il fondo in terra, per cui si deve porre più attenzione all’azione di corsa, soprattutto se si va ad andature sostenute. Superato questo tratto di circa un chilometro, ci si apre davanti quella che i locali chiamano la Spiaggetta, una spiaggia di poche centinaia di metri con sabbia fine da cui giunge alla frazione di Sampieri.
In totale avremo percorso circa 5km; qui, in base al nostro programma di allenamento e/o al nostro stato fisico possiamo proseguire ancora per diversi chilometri alternando sempre spiaggia e sterrato o tornare indietro, per completare un circuito di circa 10 km totali.
Ideale per tutti, appassionati ed amatori
Ovviamente il percorso può essere fatto anche nel senso inverso, partendo da Sampieri. Tutto dipende dall’eventuale presenza di vento, abbastanza frequente lungo il litorale, e dalla direzione, per cui è consigliabile affrontare il primo tratto controvento per poi farsi sospingere al ritorno quando la fatica comincia a farsi sentire. L’appassionato che ha voglia di distrarsi senza pensare all’andatura o senza particolari obiettivi di preparazione apprezzerà molto il tracciato, in quanto vario, totalmente immerso nella natura ed in questa parte, molto poco conosciuto al momento. L’amatore invece, trarrà di sicuro beneficio dall’aspetto propriocettivo conseguente dalla corsa su tale tipo di fondo oltre al rafforzamento di muscoli e caviglie, dato dai tratti sulla sabbia, senza dimenticare che, nel caso la sua seduta richieda più chilometri, può come detto proseguire lungo la costa per un allenamento ancora più intenso.
Una corsa all'alba
La vicinanza del mare garantisce una temperatura mite durante l’inverno e facilmente ci si può ritrovare “costretti” a correre in calzoncini e maglietta nel mese di Gennaio.
Nei mesi estivi invece, quando le temperature durante le ore centrali diventano proibitive, ecco allora abbiamo due possibilità: la prima e meno faticosa è quella di correre all’imbrunire, ma personalmente la sconsiglio in quanto comunque le temperature non sono poi cosı̀ basse ed in più, se non si calcolano bene i tempi, ci si può ritrovare a correre completamente al buio. L’altra alternativa, molto più suggestiva, ma che richiede di fare un piccolo sforzo, è di andare a correre verso le 6 del mattino: oltre a godere di una temperatura ideale per la corsa e dei vantaggi che porta l’allenamento durante le primissime ore del giorno, ci si ritrova immersi in uno scenario dal fascino particolare, con l’alba sullo sfondo, la natura che comincia a svegliarsi, i primi gabbiani in cielo e i pescatori che giungono alla spicciolata al porticciolo di Sampieri con il pescato della notte, che potrete comprare sul posto alla fine dell’allenamento.