Moderazione ed equilibrio
L’approccio dell’amatore è quello di cercare un aiuto importante nell’alimentazione, il prodotto miracoloso che fa volare, una sorta di “doping” alimentare. La realtà è nella moderazione nella vita di tutti i giorni, dove una settimana con la birretta di troppo (non parliamo neanche di amari e superalcolici), fa più danni del non allenarsi, un fritto misto mal digerito è come aver nelle gambe un Mortirolo.
La settimana scorsa abbiamo organizzato un incontro con l’ultracyclist Omar Di Felice ed il pubblico ha concentrato la maggior parte delle domande su questo tema: come ti alimenti per stare così tante ore in sella?
Punto primo, alimentarsi solo con gel e barrette è molto costoso, chiude lo stomaco che non si abitua più all’ingestione di cibo, e soprattutto toglie il piacere di godersi i sapori del cibo. Quest’ultimo aspetto è fondamentale: il ciclismo, come gli sport endurance, porta spesso ad uno stress mentale elevato e, le crisi, sono alle volte psicologiche. Si molla di testa e non si va più ne avanti ne indietro.
Distrarsi e rilassarsi anche sotto questo punto di vista è assolutamente fondamentale. L’idea che all’arrivo ci sarà una bella birretta che rilassa testa e stomaco è fondamentale e lascia, dopo lo sforzo, l’idea che il piacere di pedalare è associata ai piaceri della vita. Personalmente non amo le barrette, anche perchè il mio cervello ormai associa la loro assunzione a momenti di massimo sforzo, quando si ha nausea e ci si alimenta solo per dovere. Ho provato a cambiare qualsiasi tipo di marca, illudendomi che il nuovo gusto fosse finalmente il definitivo: dopo pochi mesi sono da capo e non le sopporto più!
Di un bel panino prosciutto e formaggio, coca ghiaccio e limone non ci si stanca mai, e non c’è niente di meglio di avere nella testa la mappa dei bar nei percorsi abituali, quello dove fanno il toast farcito maxi che è la fine del mondo, quello che ha il pane buono, quello che ha i tavolini al sole dove ci si ferma anche 5 minuti più del necessario a godersi il panorama. La morale, girandoci intorno quanto si vuole, è che gli amatori devono approcciare anche l’alimentazione come gli altri aspetti della pratica sportiva, per quello che sono: amatori. La bici deve essere il momento piacevole della settimana, non deve essere fonte di stress ma di scarico. Barrette si, ma non solo. Gel quando non se ne ha più. In mezzo, un panino e una coca.